15 agosto 2020
Arezzo 2020 accoglie con preoccupazione e indignazione la notizia secondo cui l’Amministrazione comunale avrebbe deciso l’abbattimento di quattro piante storiche per la città e per lo skyline di Arezzo, ed in particolare i tre tigli ed il leccio che sorgono su Piazza della Repubblica, all’imbocco di Via Guido Monaco.
La Giunta comunale, in questi anni, ha letteralmente devastato il verde pubblico cittadino, in barba al rispetto dei volumi arborei ed in controtendenza rispetto all’idea di città verde ed ecosostenibile che in tutto il mondo si sta diffondendo. Ad Arezzo, invece, si afferma una visione retrograda che privilegia la cementificazione selvaggia ed incentiva gli abbattimenti di piante sane, utili per il mantenimento della qualità dell’aria e per il contenimento del calore oltre a costituire spesso patrimonio storico cittadino, anziché procedere ad una normale ed ordinaria manutenzione.
Nonostante il chiaro segnale che la mobilitazione popolare in difesa degli alberi dei Giardini Porcinai inviò all’amministrazione, questa non ha mai abbandonato il progetto di decimare il verde pubblico cittadino: solo negli ultimi giorni si contano numerosi abbattimenti, tra le grandi piante che sorgevano nella zona dell’acquedotto ed altri interventi in periferia e frazioni. Adesso è il momento dei quattro storici alberi di fronte alla stazione, che sono al loro posto da tre quarti di secolo e offrono la propria ombra a ristoro di cittadini, passanti e commercianti della zona.
Arezzo 2020 per cambiare a sinistra chiede quindi al Sindaco e agli assessori competenti di fermare il progetto di taglio degli alberi, e si schiera a fianco delle iniziative che la cittadinanza sta lanciando in questi giorni a difesa e tutela del verde pubblico, aderendo alla raccolta pubblica di firme prevista per domenica sera e alla diffida formale ad astenersi dall’abbattimento degli alberi che verrà depositata lunedì.