Oggi Arezzo 2020 a San Zeno, Tramarino, Via Calamandrei, Chianicella
14 settembre 2020
Arezzo 2020 per cambiare a sinistra oggi ha dedicato la propria campagna elettorale ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti del settore privato. La politica, anche a sinistra, troppo spesso ha dimenticato i bisogni ed i diritti di tante persone che lavorano nelle fabbriche e in aziende artigianali. Ne ha approfittato la destra, la quale ha alimentato ad arte una guerra tra penultimi e ultimi della scala sociale, ma – come è noto – la guerra tra poveri la vincono i ricchi ed i problemi e le disuguaglianze sono aumentate.
Per questo Arezzo 2020 ha scelto di andare nelle principali aree industriali e ai cancelli di alcune importanti aziende diffondendo migliaia di volantini rivolti ai lavoratori: a San Zeno, Tramarino-Setteponti, Via Calamandrei, Chianicella.
A partire dalla condizioni materiali dei lavoratori e delle loro famiglie, per le elezioni del Comune di Arezzo la lista di sinistra che sostiene Luciano Ralli sindaco propone i seguenti obiettivi.
Per il lavoro. Sostegno attivo del Comune al settore manifatturiero (arco portante dell’economia), al turismo di qualità e non effimero, al piccolo commercio e artigianato. Incentivazione di filiere qualificate: oro-moda, agro-alimentare. Presenza in tutte le vertenze a difesa dell’occupazione. Attenzione massima, insieme agli enti preposti, alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Mai più infortuni e morti. Promozione di una riconversione ecologica (opere per la prevenzione del dissesto idrogeologico, nuove produzioni non inquinanti, rigenerazione urbana ed energetica, ecc.) al fine di sviluppare nuovi e buoni lavori, specie giovanili. Stop gare massimo ribasso e subappalti. Diritti certi per tutti.
Per i servizi sociali, la salute, la casa. Contrasto attivo di disuguaglianze sociali, solitudini e povertà; supporto con servizi sociali certi e a misura di persona per le fragilità, specie per anziani, minori, disabili. Investimenti nell’edilizia popolare pubblica e sostegno affitti. Difesa e rilancio del Servizio Sanitario pubblico e universale, senza se e senza ma. Basta tagli e privatizzazioni. Investimenti e incremento delle attività sanitarie nel territorio (assistenza di base, Case della salute, prevenzione, riabilitazione), riduzione dei tempi di attesa, riorganizzazione e qualificazione dell’ospedale San Donato.