17 agoso 2020
Occorre restituire all’istruzione pubblica il ruolo che le spetta nella vita del Paese e della città di Arezzo, con l’obiettivo immediato di far ripartire il prossimo anno scolastico in sicurezza.
Facciamo, quindi, appello all’Amministrazione comunale aretina affinché siano effettuati i seguenti interventi:
– occorre ristrutturare e mettere a norma antisismica gli attuali plessi scolastici;
– occorre incrementare gli spazi agibili per poter fare lezioni in presenza rispettando le distanze di sicurezza;
– occorre mantenere i gruppi classe e le cosiddette classi “pollaio” devono essere ridimensionate;
– dovrà essere rispettata e garantita la normativa in base alla quale, laddove sia presente un minore diversamente abile, il gruppo classe sia pari a venti alunni;
– gli spazi agibili saranno necessari a garantire una didattica in presenza e in sicurezza, che non costringa ad un uso indiscriminato della didattica a distanza.
Occorre inoltre precisare che non si può immaginare una didattica in presenza e in continuità garante delle attuali normative per la sicurezza sanitaria (come da indicazioni governative), senza che vi sia un aumento dell’organico dei docenti e del personale ATA. Occorre, quindi, assumere tutto il precariato docente e ATA con ormai già più di tre anni di servizio, attingendo dalle graduatorie ordinarie provinciali a disposizione.
Infine, poiché il personale docente non possiede una formazione medico/sanitaria, occorre che venga attuato un protocollo sanitario chiaro e preciso al fine di tutelare al massimo la salute di alunni, docenti e personale scolastico; tale protocollo dovrà essere chiaro da seguire e in grado di responsabilizzare ogni singolo attore della scuola (genitori, insegnanti, personale ATA, alunni ), poiché non rispettare le regole potrebbe mettere a rischio la salute di tutti e in primis coinvolgere i Dirigenti Scolastici su cui cadrà tutta la responsabilità.
Si renderà necessaria, inoltre, una collaborazione stretta con i pediatri e medici di famiglia della città e sarebbe auspicabile la riattivazione delle infermerie scolastiche, dopo aver realizzato un protocollo sanitario che coinvolga la scuola, le famiglie e l’Azienda Sanitaria Locale.
Il Sindaco Ghinelli e l’Assessore Tanti non possono essere spettatori silenti. Sospendano per qualche giorno la loro campagna elettorale e si occupino della salute e dell’istruzione dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze di Arezzo.
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