19 aprile 2020
Il coronavirus sta producendo i suoi effetti anche sulle condizioni materiali di tanti cittadini, quelli che già erano in difficoltà economiche e quanti hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro a causa della pandemia.
A questo proposito avanziamo tre domande al Comune di Arezzo.
La prima: quando saranno consegnati i buoni pasto? Il 31 marzo l’Assessore alle Politiche sociali comunicava che “entro poche ore avremo la liquidità in cassa”, gli oltre 525 mila euro stanziati dal Governo. Siamo al 19 aprile e ancora si stanno facendo interpretazioni, calcoli, verifiche, ecc. sulle domande arrivate. Se è vero che per i casi più gravi c’è da ringraziare il prezioso impegno di varie organizzazioni di volontariato, se è vero che il lavoro dei dipendenti comunali è sicuramente apprezzabile, non possiamo non rilevare che in tanti altri comuni i buoni sono in distribuzione da diversi giorni, mentre ad Arezzo ancora no perché la Giunta ha scelto modalità diverse.
La seconda domanda: una volta esaurite le risorse governative, il Comune intende destinare ulteriori risorse per quei casi che risultassero bisognosi di un prolungamento dei buoni e di altri interventi?
La terza riguarda un’altra misura di concreto aiuto rivolto a cittadini in difficoltà a causa del coronavirus, vale a dire il sostegno all’affitto con risorse regionali già stanziate e criteri anch’essi regionali già definiti. Alcune città hanno già pubblicato il relativo bando per l’assegnazione del contributo: perché ad Arezzo il bando è ancora di là da venire?
Riteniamo che su questi temi che riguardano la vita di tante persone e famiglie l’Amministrazione comunale di Arezzo debba dare risposte concrete ai cittadini senza ulteriori ritardi.