6 aprile 2020
Bene la scelta della Regione Toscana di acquistare dieci milioni di mascherine protettive e di farle avere al più presto in ogni angolo della regione in accordo con Anci Toscana. Siamo infatti ancora in una fase nella quale non va abbassata la guardia, pena gettare al vento tutti i sacrifici fatti e aprire nuovi spazi al virus.
Bene anche che in vista dell’arrivo delle mascherine il Comune di Arezzo si organizzi per distribuire questo dispositivo a tutti, nel modo più semplice, diffuso e ordinato possibile, anche avvalendosi delle risorse umane che si volessero mettere a disposizione.
Tuttavia, dobbiamo rilevare che distribuire le mascherine ai soli elettori, come sembrerebbe dalle dichiarazioni del Sindaco, rischia di escludere molte persone presenti nel nostro territorio. Basti pensare a quanti sono rimasti bloccati ad Arezzo a causa della limitazione per legge degli spostamenti, ai tanti stranieri che qui vivono e lavorano e che sono fuori dalle liste elettorali, ad altre persone che per vari motivi risulterebbero esclusi dalla distribuzione. A tutti va garantita questa elementare forma di protezione, per il bene di ciascuno e insieme di tutta la comunità aretina.
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