20 novembre 2020
“Diceva Agatha Christie: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova» e a ben vedere la citazione della celebre scrittrice di gialli potrebbe tornare a fagiolo per Arezzo.” Il Comitato “Arezzo 2020, il tempo di cambiare” esordisce così per commentare l’ennesimo rapporto sullo stato dell’arte ad Arezzo.
“Primo indizio: il rapporto sull’ecosistema urbano di Legambiente/Sole 24 Ore mette in risalto le tante criticità aretine in tema ambientale. Secondo indizio: il rapporto di Avvenire evidenzia come sul versante sociale (lavoro, anziani, giovani, ecc.) vi siano sofferenze acute e non affrontate. Terzo indizio: il rapporto di Italia Oggi fa precipitare Arezzo di trenta posizioni rispetto allo scorso anno” incalza Arezzo 2020. “Vero che è un rapporto provinciale, ma il capoluogo è un terzo della provincia, quindi pesa, eccome se pesano le inadempienze dell’attuale amministrazione, la quale cerca di mettere la polvere sotto il tappeto steso nel luccicante centro.
D’altra parte – prosegue “Arezzo 2020, il tempo di cambiare” – non servivano certo i rapporti, che non sono la Bibbia, a confermare un dato di fatto avvertito dai cittadini: Arezzo sta vivendo un declino su più versanti. C’è una parte di città che, per fortuna, sta bene sia per reddito che per consumi; ma c’è un’altra parte di città che, purtroppo, vive male in un contesto che complessivamente sta regredendo. E non bastano certo i dati sul turismo, peraltro in crescita in tutte le città, a sollevare la situazione, quando tutto il resto va all’indietro. Arezzo ha bisogno di una scossa e di voltare pagina – conclude Arezzo 2020, il tempo di cambiare”, pena una discesa su un piano inclinato che peggiorerà la condizione di tutti i suoi abitanti, anche di quelli che al momento pensano di essere in salvo.”