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Arezzo sta regredendo, lo conferma anche il Sole 24 Ore. E’ il tempo di cambiare.

17 dicembre 2019

“Non fa piacere leggere che anche per il Sole 24 Ore Arezzo sta regredendo”. Lo afferma il Comitato “Arezzo 2020, il tempo di cambiare” riferendosi all’annuale rapporto del quotidiano economico relativo alla qualità della vita in Italia. “Questa indagine segue quella dello stesso quotidiano e di Legambiente sull’ambiente e quelle più complessive di Italia Oggi e Avvenire. Purtroppo, tutte attestano un generale peggioramento delle condizioni di Arezzo e provincia. Quest’ultimo rapporto – prosegue “Arezzo 2020? -, ha come indicatore positivo solo l’export, facilmente traducibile nella produzione nel campo dell’oreficeria, della moda, dei prodotti metalmeccanici e in settori innovativi, che rappresentano la fondamentale base produttiva, quindi di lavoro, su cui si basa l’economia provinciale, nella quale il capoluogo incide in modo rilevante nella misura di un terzo. E mentre in termini di ricchezza si confermano le luci di chi accumula e le ombre di chi non ce la fa, segno di una crescente disuguaglianza, in tutti gli altri settori analizzati c’è solo un marcato segno meno: su affari e lavoro, ambiente, cultura, giustizia si va indietro, e in alcuni casi non poco rispetto solo ad un anno fa. E quando si parla di lavoro non possono essere dimenticate le cifre fornite dai Centri per l’impiego relative alla disoccupazione, in crescita rispetto allo scorso anno, e ai tanti lavoretti precari che non assicurano alcun futuro alle persone”. 

Il Comitato “Arezzo 2020, il tempo di cambiare” annota poi il contributo negativo apportato dal capoluogo: “Ad Arezzo la Giunta Ghinelli si bea dei numeri del flusso turistico, ma occorre ricordare che questo trend è positivo in tutta Italia, che da noi è ristretto a limitatissimi periodi e che nella maggioranza dei territori esso interessa solo una piccola porzione di attività, tale da non incidere nella ricchezza complessiva. Al di là dei pro e dei contro di questo settore che consideriamo certamente importante – aggiunge Arezzo 2020 -, è impossibile nascondere dietro i luccichini i tanti segni negativi che pesano fortemente sulla nostra città, particolarmente su chi è solo, sulle famiglie che hanno paura di non farcela, su chi vede degradare la condizione ambientale, su chi si aspetta un rinnovamento culturale. In tutti questi casi vi è una diretta responsabilità dell’attuale amministrazione che non può essere né celata né sottaciuta”.

Il Comitato “Arezzo 2020, il tempo di cambiare” conclude: “Siamo nati anche per questo, per svolgere una costruttiva critica, di cui tanti cittadini sentivano il bisogno, e per contribuire fattivamente a voltare pagina. E’ il tempo di cambiare, pena un peggioramento grave per chi già oggi è in difficoltà e si sente abbandonato e grave per i tanti che potrebbero essere avviluppati in un declino che va assolutamente arrestato”.